domenica 1 giugno 2008

Centenario per la Scuola Suburbana di Canizzano di Treviso


Onori alla minuscola ottocentesca scuola suburbana di Canizzano, ieri nella palestra della Scuola intitolata a San Giovanni Bosco del 3° Circolo di Treviso.

La scuola è parata a festa: stendardi, bandierine e decorazioni creati dai genitori che hanno voluto vivere ogni momento della preparazione dell'evento fianco a fianco delle classi e degli insegnanti. Giorni frenetici di allestimento hanno animato i corridoi e i laboratori della scuola affinchè tutto fosse "perfetto" per la mattinata di festa, non solo in onore di chi oggi vive la scuola. La ricerca e le memorie dei testimoni hanno intessuto rapporti nuovi tra chi oggi fa scuola alla San Giovanni Bosco e chi "adulto e più" tra queste aule è stato bambino.

E' stata la festa della memoria e della storia; mentre i periodi della guerra e degli anni cinquanta del Novecento sono stati rappresentati attraverso le testimonianze e gli archivi scolastici, le risposte alle domande sull'origine della scuola sono venute dall'Archivio di Stato e
dall'Archivio Comunale.

Questo edificio scolastico che appare come il frutto di un progetto anni ottanta, con mensa e palestra, ha in realtà un cuore antico del quale ancor oggi è possibile tracciare il perimetro e circoscriverlo nelle piccole quattro aule del piano terra.

Ma di questa prima scuola, con due sole ampie aule, predisposte per ottanta alunni ciascuna, con le latrine esterne, oggi è possibile conoscere tutto.

La rassegna curata dagli scolari e dalle insegnanti ricostruisce e rappresenta l'edificio con un modello in scala 1:20 e con il diorama di una delle due aule "gemelle", una per la Scuola Maschile ed una per quella Femminile.

Arredi e sussidi didattici: dal quadro di Umberto I all'orologio, dal mappamondo alla campanella di bronzo, dalla stufa in cotto alle carte geografiche, a tutto è stato data nuovamente vita,
grazie ai contratti d'appalto, alle note dei falegnami, alle puntuali relazioni dell'Ingegnere Comunale Santalena e del Direttore Didattico Cavezzali.

Ma non erano vuote quelle aule e degli scolari e delle scolare è possibile fare l'appello, nessuno manca: promossi (rari), non ammessi agli esami, perduti per morte, malattia o trasferimento, impegnati altrove per lavori agricoli: sono tutti e tutte presenti, così come il loro maestro e la loro maestra, che dovevano tra ambasce quotidiane insegnare a pluriclassi di pluriripetenti oltre a pulire aule e latrine.

E' il 1888, quando il Comune acquista il terreno ed approva il progetto per la nuova scuola ed è il 1889 quando gli scolari lasciano gli angusti locali presi in affitto dal Comune nelle campagne di Sant'Angelo, così accoglienti che una persona di media statura non poteva stare in piedi, per
entrare nel lindo e "moderno" edificio scolastico, pensato e progettato con cura ed orgoglio dall'Ingegnere Comunale che prevede pavimenti in modernissimo "beton" per gli scolari "di zoccoli scarpati" ai quali non si addicevano nè il pavimento in legno nè le tende alle finestre.
Straordinario ospite d'onore alla festa della piccola scuola, il Prof. Guido Petter che ha seguito con interesse la presentazione dei ragazzi ed ha donato al pubblico importanti riflessioni sull'evoluzione della scuola e delle relazioni educative.

La rassegna dei documenti storici e delle ricostruzione rimarrà aperta presso la Scuola San Giovanni Bosco fino al 6 Giugno 2008.



La fotografia rappresenta una classe di Canizzano nell'anno 1924 e proviene da un archivio privato.

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