Stesso giorno, martedì 12, ore 15.00: Palazzo Scotti.
Inaugurazione della rassegna “Garibaldi e garibaldini a Treviso – un approccio didattico al Risorgimento ed all’analisi della società trevigiana nell’’800”.
Laboratorio di nicchia della Rete, salutato con molto entusiasmo anche dall'Assessore alla Cultura che conta due bisnonni garibaldini. Mentre, nella sala affrescata si susseguono le relazioni, dal piano terra dedicato all'esposizione arriva il fruscio inconfondibile dei pannelli, preparati con tanta cura, che scivolano a terra. Si sa, le scuole non hanno nè grandi mezzi per creare esposizioni di grande impatto comunicativo, nè, detto con molta semplicità, grande voglia di impegnare tempo ed "intelligenza" per creare installazioni, preferendo di gran lunga la famosa "sostanza" alla forma. Forse un limite che non riusciamo ancora a superare e una pecca di questa Biennale è stata proprio la sistemazione dei pannelli su supporti tra i più vari che i meravigliosi Palazzi della nostra città possono offrire e niente tiensù sugli antichi spatolati, sul legno...siamo aerei e ci scontriamo con la forza di gravità.
Più tardi, sistemato il tutto, ci godiamo la rassegna e ci prepariamo per le diciassette quando, fatti veramente pochi passi, dai Palazzi della nobiltà, entriamo nella severa atmosfera del convento di Santa Margherita.
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